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Work in progress

Maurizio Follin

Venuto al mondo la notte in cui alla RAI trasmettevano La Cantatrice Calva di Ionesco
. allattato con il costruttivismo di Malevich e l’astrattismo di Kandinsky,
. svezzato dall’informale di Vedova e l’action-painting di Pollock,
. fluttuando fra i versi di Ginsberg e gli accordi di Zappa,
non potevo che crescere uno spirito libero.

Libero di studiare figura e natura morta, per poi esprimermi con dripping e mouse.
Libero di non incontrare il favore del mercato, ma di stupire e appassionare gli amici.
Libero di usare drappi non intelaiati, che richiedono un certo coraggio a quei pochi che vogliono attaccarseli sopra il divano buono.
Libero di mixare pittura ed immagini digitali, progettando improbabili ambientazioni difficilmente realizzabili se non in formato virtuale.

Con il mio lavoro cerco di darmi la possibilità di trasmettere buone vibrazioni a quei pochi curiosi che, disposti ad uscire dai loro panni intellettuali, accettano di respirare una boccata di pura creatività.

Non appartengo a nessun “ismo”,
non ho la presunzione di creare qualcosa di nuovo e tanto meno di Originale . . . . .

però mi ci diverto.

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2012 Art Discount

Arte a Tu per TUTTI


Galleria Terre Rare, BO





Alcuni di noi hanno forse ancora in mente un frasetta breve e densa di Tom Wolfe (autore di Come ottenere il successo in arte), che  nell’analisi irriverente del  mercato visto come un cerchio chiuso in cui dettano legge, soli protagonisti,  critici, galleristi e collezionisti,  conclude con  “il pubblico è escluso”.

La mostra che stiamo progettando vuole proporre un rovesciamento ironico delle parti , con gli attori che riprendono il proprio posto, come in un laboratorio dove si costruisce una situazione ideale di scambio alla pari  ( “Ho fatto questo perché mi rappresenta. Ti piace? Prendilo”)

Attori:

- gli artisti, liberi di  “creare divertendosi”, senza strabismi tra esigenze del mercato
 e necessità espressiva individuale

-  il pubblico, libero di avvicinare godere e possedere l’ arte senza inutili (o dannose) intermediazioni, esercitando il proprio diritto a fruire del valore estetico come bene primario

-  il  gallerista, libero di decidere proposte, preferenze, idee, senza doversi adeguare ad alcun  cliché  preconfezionato


Da tutto questo nasce “Arte a Tu per.. Tutti”, 
i cui ingredienti  sono  il divertimento, la libertà, il gioco, la leggerezza, il piacere

Cosa si chiede agli artisti che partecipano?
Di proporre quello in cui più si riconoscono, qualcosa  nato in un momento di “distrazione” o creato appositamente per stabilire col proprio pubblico un dialogo più intimo
Altrimenti detto, con le parole di uno dei protagonisti della mostra.

“ (..) proporre quello che è fatto senza la preoccupazione di doverlo vendere, fatto solo perché era bello pensarlo e realizzarlo in quel momento, liberi da progetti e da strategie.
Ci sono lavori che non mostriamo perché la comunicazione con i nostri pubblici ci richiede coerenza, e alcuni nostri prodotti non lo sono. (…) Se potessi scegliere un sottotitolo per una mia mostra scriverei: le opere che ho realizzato senza il desiderio di diventare ricco, bello e famoso.
Convincere e vigilare sugli artisti affinché propongano opere vicine a questi inviti è compito non facile per il gallerista. Raccontarlo al pubblico è molto più semplice.
Sarebbe una delle poche volte in cui gli artisti si mettono a nudo.”

Infine, considerando Art Discount come sottotitolo, prezzi variabili da 29,99 a 199,99 euro
(al consumatore ..)

Rosa Biagi